ADEGUAMENTO STATUTO FENAPRO: RIFORME, PROPOSTE, NOVITA'
Confcommercio ha già modificato lo statuto Confederale prevedendo la possibilità di un 3° mandato consecutivo per le cariche federali. La proposta avanzata dal Presidente Liuni è quella di ridurre la durata delle cariche sociali a 2 mandati consecutivi della durata ciascuno di 4 anni, anzichè gli attuali 5, in modo da favorire il ricambio a tutti i livelli.
La seconda proposta di Liuni fa riferimento al tema del "doppio inquadramento" dei soci.
Attualmente infatti lo statuto prevede che, per essere soci della Federazione ed usufruire dei suoi servizi, le imprese di profumeria con punti vendita in un unica provincia debbano associarsi direttamente alla Confcommercio Territoriale di riferimento (ASCOM) .
Inoltre, sempre secondo l'attuale statuto, i diritti di socio possono essere esercitati non in maniera diretta ma soltanto attraverso un delegato nominato dal Presidente dell'Organizzazione Provinciale. In questo caso il socio Fenapro che partecipa alle Assemblee Soci e di Rinnovo Cariche non è la singola ragione sociale ma il suo delegato Ascom.
Tuttavia, esiste una seconda modalità di ingresso in Federazione, ovvero, quella di "Socio Diretto" consentito per ora solo alle imprese con almeno 2 punti vendita dislocati in differenti province che pagheranno la quota associativa direttamente alla Fenapro, senza passare dalle Associazione Provinciali.
E qui entriamo nel merito della questione del "doppio inquadramento".
I soci pagano, infatti, una quota fissa nel momento in cui si associano alle Confcommercio Territoriali, parte della quale dovrebbe essere versata alla Federazione, secondo quanto previsto dallo Statuto della Confcommercio Nazionale, nella misura che viene ogni anno deliberata dal Consiglio Direttivo ed approvata poi dall'Assemblea Soci Fenapro.
Negli scorsi anni abbiamo fissato il pagamento annuale della quota del contributo Fenapro nella misura del 20% della quota associativa pagata direttamente all'Ascom.
Putroppo, quest'obbligo statutario non viene rispettato e le quote devolute alla Federazione sono davvero irrisorie.
Da qui l'obiettivo, sempre secondo il Presidente, di far associare le imprese anche con un solo punto di vendita direttamente alla Fenapro; in questo modo la quota non passerebbe più da Ascom ma verrebbe versata direttamente alla Federazione nella sua totalità.