FENAPRO - FEDERAZIONE NAZIONALE PROFUMIERI
Confcommercio FDEP FDEP

LA STORIA

Fenapro, Federazione Nazionale delle Profumerie in Italia, nasce durante il primo Congresso Profumieri, svoltosi a Bologna il 3 ottobre 1949 quando l’Italia era ancora in fase di ricostruzione dopo i disastrosi anni della guerra. I profumieri d’Italia si erano riuniti per creare un’identità che andasse a rappresentare i loro esercizi e che aderisse alla Confederazione Generale Italiana del Commercio (Confcommercio). A guidarla fu un Comitato Nazionale composto dalle figure di spicco tra i profumieri di quegli anni: Fernando D’Alessandri, nominato presidente, e Aldo Donà, segretario, entrambi di Roma; Raoul Berselli di Milano, Mario Sbarbori di Genova, Francesco Molendini di Bologna e Giovanni Pepino di Napoli. Furono proprio Pepino e Sbarbori, insieme al Presidente, a rendere grande la Fenapro: Pepino promuoveva nuove iniziative per il settore mentre Sbarbori faceva crescere d’importanza il settore tessendo rapporti con aziende.

Negli anni '60, con l’avvento della diffusione dei prodotti cosmetici in Italia, Sbarbori, nuovo presidente, adottò una politica di protezione della figura del profumiere, promuovendone la specializzazione. Vennero istituiti, a questo scopo, il premio la “P d’Oro”, che veniva conferito a quelle aziende che si erano distinte per il sostegno e la promozione della profumeria italiana, e dei corsi di formazione per profumieri con la collaborazione delle case cosmetiche.

Successivamente, grazie alla collaborazione e alla visione del segretario generale dell’Ente Autonomo Fiere di Bologna Alberghini, del titolare della catena di profumerie omonime Limoni e del presidente dell’Associazione dei profumieri di Bologna e consigliere della Fiera Baroncini, nacque il Cosmoprof, una fiera dedicata al settore della profumeria ora conosciuta in tutto il mondo. Un punto di riferimento per l'industria cosmetica e la profumeria.

Nel 1975, grazie al nuovo eletto presidente Baroncini, nacque "Imagine", come nuova voce di Fenapro, con l'obiettivo di portare innovazione nel canale distributivo della profumeria grazie ad una rivista dedicata ai profumieri che li tenesse aggiornati sugli avvenimenti politico sociali e culturali in Italia.

Di fronte alle avversità di un mercato sempre più improntato alla massa, negli anni ’80, Fenapro rimase una guida per i profumieri, tramite la promozione di iniziative specifiche per permettere alla profumeria di rimanere leader nel settore di distribuzione selettiva del settore cosmetico. E' proprio sotto la presidenza di Andrea Malinverno prima e Paolo Campion poi, grazie all'importante lavoro di Mario Verduci da quell'anno e ad oggi alla guida della Federazione in qualità di Segretario Generale, che Fenapro operò affinchè venisse privilegiato il canale selettivo mettendo a punto iniziative specifiche che aiutassero la profumeria a mantenere la leadership distributiva del comparto cosmetico. La più riuscita fu senza dubbio, il Progetto Pubblipromozionale Industria/Distribuzione, ideato da Malinverno con lo scopo di raccogliere fondi per avviare grandi campagne di comunicazione a sostegno della profumeria, affermandone l'unicità ed il ruolo indispensabile. Inoltre Malinverno ed il Segretario Generale Mario Verduci, proprio in quegli anni, contribuirono fattivamente alla stesura del 1° Regolamento (CE) sugli accordi verticali e pratiche concordate che ancora oggi, con le successive modifiche, regola e disciplina la distribuzione selettiva dei prodotti cosmetici. 

Sempre sotto la presidenza Malinverno fu promossa una crociera nel Mediterraneo: quattro giorni di studio e di svago navigando tra la Corsica, le Baleari e la costa spagnola. Era il 17 giugno 1987 quando la motonave Danae salpò da Genova. Con i ricercatori del Cescom, salirono a bordo i profumieri, i rappresentanti dell'industria cosmetica e molti giornalisti. Tra gli sponsor della crociera: Atkinsons, ICR Trussardi, Parbel France, Pikenz the First e Vanderbilt Parfums. Dopo quella crociera molte cose cambiarono a cominciare dal quadro legislativo che vedeva l'introduzione della Legge n. 713 "Norme per l'attuazione delle direttive della Comunità Europea sulla produzione e la vendita dei prodotti cosmetici", ancora oggi punto di riferimento per tutto il mercato cosmetico. 

In quegli anni, si assistette ad un nuovo fenomeno sempre più in espansione: l’informatizzazione. Anche qui Fenapro rimase al passo coi tempi, introducendo un sistema informatico per tenere costantemente aggiornati gli investimenti finanziari delle scorte nelle profumerie con l'istituzione di una nuova società, la MIP, andando così ad ottimizzare l’attività del negozio e creando una rete di scambi telematici tra profumieri.

Fu negli anni 90 che si presentò una nuova difficoltà e ancora una volta Fenapro si rinnovò per far fronte alla nuova emergenza: la politica dello sconto, che già esisteva ma era concepita come premio per i clienti fedeli, ora invece minacciava le imprese, che per far fronte alle richieste del consumatore si vedevano costrette a scontare i prodotti per sopravvivere. Con questa emergenza e con l’esplosione del mercato parallelo, Fenapro, guidata dall’allora presidente Giuseppe Pepe, vide la via da intraprendere nella trasformazione delle imprese in un modello più competitivo ed efficiente, fornendo una competizione leale tra gli operatori e strumenti adeguati a operare in condizioni di parità. Fu proprio sotto la presidenza Pepe, infatti, che venne costituito il Gruppo Impresa Profumeria formato da circa 120 profumieri tra i più importanti d'Italia per immagine, fatturato e personalità che ha rappresentato una sorta di laboratorio di innovazione e cultura per l'intera categoria. E' proprio in questo periodo infatti, che Fenapro organizzò periodicamene in collaborazione con il Centro Studi sul Commercio dell’Università Luigi Bocconi di Milano, "l'Osservatorio dei rapporti Industria /Distribuzione" per sviluppare i valori culturali e l'etica che vennero poi trasferiti a tutti i profumieri e al settore in generale. Accanto a questa nuova realtà associativa, poco dopo, sorse il Gruppo Giovani Profumieri che si rivolgeva in modo esclusivo alle nuove generazioni del settore al di sotto dei trentanove anni di età e che rappresentavano, quindi, il futuro del canale specializzato e la Fenapro di domani. Vennero, inoltre,forniti nuovi servizi di formazione e di dati per rimanere aggiornati sull’andamento del mercato; banche dati e progetti informatici vennero proposti alle profumerie per intensificare i rapporti con i partner finanziari. Venne istituito anche un premio per la professionalità delle commesse, La Rosa d’oro, per valorizzare il loro ruolo sia come esperte consulenti che come venditrici.

Negli ultimi anni Fenapro continua a promuovere la formazione professionale, sempre più specializzata, con i corsi Beauty Coach e la Business School. I primi corsi sono rivolti a tutte le vendeuses che operano in profumeria con l'obiettivo di sviluppare competenze specifiche e professionalizzanti, trasmettere le corrette tecniche di consiglio e le conoscenze/competenze per una eccellente gestione della profumeria e del consumatore; la seconda, invece, è dedicata ai titolari di profumeria, un Master altamente specializzante per la gestione del proprio punto vendita. L'obiettivo del Master è fornire una conoscenza strutturata e completa delle logiche di mercato, della gestione di obiettivi, e delle risorse umane.

Fenapro, inoltre, ha istituito in collaborazione con la rivista Imagine il “Premio Imagine Profumieri”, un riconoscimento dato da Titolari e Beauty Coach ai prodotti che nell’anno li hanno particolarmente colpiti.

Fenapro inoltre svolge un ruolo significativo in rappresentanza del mercato nel quale opera. La sua adesione alla FEDP, la Federazione Europea dei Profumieri Dettaglianti, le consente di mettere a frutto l’esperienza acquisita da altri Paesi e Federazioni consorelle, per trasferirla a vantaggio dei propri associati. FEDP e Fenapro lavorano, quindi, in sinergia per la più ampia valorizzazione del prodotto cosmetico e la tutela del mercato.

 

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